L’artrosi della spalla è una patologia degenerativa che colpisce le articolazioni della spalla, causando dolore intenso, limitazione nei movimenti e una progressiva riduzione della qualità della vita. Ma quali sono le cause principali, i sintomi da riconoscere e le migliori terapie disponibili?
Cos’è l’artrosi alla spalla
L’artrosi è una condizione cronica che coinvolge l’usura e la degenerazione della cartilagine articolare. Nella spalla, l’articolazione maggiormente colpita è quella gleno-omerale, responsabile dei movimenti ampi del braccio, mentre più raramente è coinvolta l’articolazione acromion-
claveare.
Quando la cartilagine si deteriora, le superfici ossee sfregano tra loro provocando dolore, infiammazione e rigidità. Con il tempo, si possono formare osteofiti (speroni ossei) e calcificazioni, visibili tramite esami radiografici.
Tipologie di artrosi della spalla
Esistono due principali forme di artrosi alla spalla:
- Artrosi post-traumatica: insorge dopo eventi traumatici come fratture o lussazioni e può manifestarsi anche in età giovanile.
- Necrosi vascolare: si verifica quando la testa dell’omero riceve meno sangue, in seguito a patologie vascolari o traumi, portando alla degenerazione ossea.
Le cause dell’artrosi scapolo-omerale
Diversi fattori possono contribuire all’insorgere dell’artrosi della spalla:
- Sovraccarichi funzionali dovuti ad attività lavorative o sportive intense
- Fattori genetici o predisposizione familiare
- Patologie autoimmuni (es. artrite reumatoide) o metaboliche (es. diabete, gotta)
- Fratture pregresse che alterano la biomeccanica dell’articolazione
- Invecchiamento (più comune dopo i 65 anni)
- Abuso di alcol o cortisonici
- Debolezza dei muscoli della cuffia dei rotatori, fondamentali per la stabilità della spalla
Sintomi dell’artrosi alla spalla
I sintomi più comuni includono:
- Dolore persistente, sia durante il movimento attivo che passivo, spesso anche notturno
- Rigidità articolare, in particolare nei movimenti di flessione, abduzione e rotazione
- Difficoltà nei gesti quotidiani, come allacciarsi il reggiseno o prendere il portafoglio dalla tasca posteriore
- Scricchiolii o scrosci all’interno dell’articolazione
Diagnosi: come viene individuata
La diagnosi inizia con una valutazione clinica accurata, che include l’analisi della mobilità, della forza muscolare e dell’intensità del dolore. Successivamente, si procede con una radiografia bilaterale per osservare:
- Riduzione dello spazio articolare
- Presenza di osteofiti
- Calcificazioni
- Livello di degenerazione
Nei casi avanzati, può essere indicata una TAC 3D, utile per pianificare un eventuale intervento chirurgico protesico.
- Trattamenti e terapie per l’artrosi della spalla
- Terapie conservative (non chirurgiche)
- Nei casi meno gravi, è possibile intervenire con terapie conservative:
- Tecarterapia e magnetoterapia per ridurre l’infiammazione e stimolare la rigenerazione tessutale
- Chinesiterapia, ovvero esercizi di mobilizzazione attiva e passiva
- Rinforzo muscolare con esercizi leggeri, per stabilizzare l’articolazione
Questi trattamenti mirano ad alleviare il dolore e migliorare la funzionalità, ritardando il ricorso alla chirurgia.
Intervento chirurgico
Quando la degenerazione è avanzata, si può rendere necessario un intervento di protesi alla spalla, totale o parziale. Dopo l’operazione, il paziente segue un percorso riabilitativo di almeno 8 settimane, volto al recupero della mobilità e della forza.
Conclusione
L’artrosi della spalla è una patologia complessa che può compromettere seriamente la vita quotidiana. Tuttavia, grazie a una diagnosi precoce e a un trattamento personalizzato – conservativo o chirurgico – è possibile ridurre il dolore, recuperare la funzionalità articolare e migliorare significativamente la qualità della vita.




