Cervicalgia è il termine medico con cui si identifica comunemente il dolore localizzato nella parte posteriore del collo, in corrispondenza delle vertebre cervicali. Si tratta di un disturbo molto diffuso, che colpisce soprattutto gli adulti, ma che negli ultimi anni interessa sempre più anche adolescenti, spesso a causa dell’uso eccessivo e scorretto di smartphone e tablet.
Cos’è la cervicalgia?
Nel linguaggio comune si parla semplicemente di “cervicale”, ma in realtà il termine corretto è cervicalgia, ovvero un dolore che coinvolge il tratto cervicale della colonna vertebrale. Questo dolore può estendersi a spalle e braccia e manifestarsi con sintomi secondari come:
- Parestesie e formicolii
- Sensazioni di punture di spillo
- Alterazioni della temperatura dell’arto coinvolto
- Difficoltà nei movimenti e perdita di forza
Le principali cause della cervicalgia
Le origini del dolore cervicale possono essere molto diverse. Nella maggior parte dei casi, però, sono legate a cattive abitudini posturali e a uno stile di vita sedentario. Tra i fattori di rischio più comuni troviamo:
- Posture scorrette (come ipercifosi dorsale e iperlordosi lombare)
- Stress psicologico, ansia e tensioni emotive
- Mancanza di attività fisica regolare
- Posture scorrette mantenute per molte ore (lavoro al PC, uso di dispositivi mobili)
- Movimenti ripetitivi delle spalle e delle braccia
- Artrosi cervicale e degenerazione discale (es. ernie o protrusioni)
- Traumi pregressi non trattati correttamente
- Attività sportive intense, soprattutto in ambienti freddi o umidi
- Sport con sovraccarichi (es. bodybuilding, crossfit)
- Sindrome da Text Neck, legata all’uso eccessivo di smartphone
Le tre principali forme di cervicalgia
A seconda della sede del dolore e dei sintomi associati, la cervicalgia può essere suddivisa in tre varianti:
1. Cervicalgia semplice
Coinvolge principalmente il collo e la parte alta della schiena (tra le scapole). Il dolore è spesso dovuto a contratture muscolari o a un’infiammazione localizzata, con limitazione nei movimenti cervicali per uno o più giorni.
2. Sindrome cervico-brachiale
In questo caso, il dolore parte dal collo e si irradia a una sola spalla e al braccio corrispondente, spesso fino alla mano. È associato a calo di forza muscolare e sintomi neurologici dovuti al coinvolgimento delle radici nervose cervicali.
3. Sindrome cervico-cefalica
Oltre al dolore cervicale, si manifestano sintomi neurologici come mal di testa, vertigini, nausea, disturbi visivi e uditivi e, talvolta, difficoltà nella deglutizione. I sintomi possono diventare così invalidanti da superare in intensità il dolore al collo stesso.
Come si diagnostica la cervicalgia
Un dolore cervicale persistente richiede una valutazione accurata. La diagnosi può prevedere:
- Anamnesi ed esame clinico
- Radiografia del rachide cervicale
- TAC (tomografia computerizzata)
- Risonanza Magnetica (MRI)
- Elettromiografia per valutare eventuali compressioni nervose
Come si cura la cervicalgia?
Il trattamento dipende dalla causa scatenante. Dopo una valutazione medica (fisiatra, ortopedico o medico di base), si può ricorrere a diverse strategie terapeutiche, tra cui:
- Terapie fisiche e manuali: massoterapia, fisioterapia, tecarterapia, ultrasuoni, terapia Bemer
- Osteopatia
- Terapie complementari: medicina tradizionale cinese, naturopatia
- Esercizi personalizzati di rieducazione posturale e rinforzo muscolare
È importante sottolineare che ogni paziente risponde in modo diverso ai trattamenti. Il percorso di guarigione deve quindi essere personalizzato in base alla gravità della condizione e allo stato di salute generale.
Cervicale e anatomia: una breve panoramica
Il rachide cervicale è composto da sette vertebre (C1-C7) ed è suddiviso in due sezioni:
- Tratto cervicale alto: da C0 (osso occipitale) a C2
- Tratto cervicale basso: da C3 a C7
Un’alterazione a livello di vertebre, dischi, legamenti o muscoli può causare dolore e influenzare anche i nervi cervicali e il plesso brachiale. Quando sono coinvolte le radici nervose da C4 a T1, si parla infatti di cervico-brachialgia.
Un problema diffuso e in crescita
Si stima che oltre il 50% della popolazione mondiale soffra di cervicalgia almeno una volta nella vita. Il disturbo è più frequente tra i 40 e i 60 anni, colpisce maggiormente le donne e tende a essere più comune tra chi vive in ambienti urbani rispetto a chi risiede in aree rurali.




