La cuffia dei rotatori è una delle strutture più importanti e complesse della spalla, ed è coinvolta in quasi tutti i movimenti del braccio. Proprio per questo motivo, è anche tra le aree più frequentemente soggette a infortuni, lesioni e infiammazioni, soprattutto nei soggetti sportivi, nei lavoratori manuali e nella popolazione over 40.
A cosa serve la cuffia dei rotatori?
La cuffia dei rotatori ha la funzione primaria di:
- Stabilizzare la testa dell’omero all’interno della cavità glenoidea della scapola
- Controllare i movimenti articolari, garantendo precisione e fluidità
- Supportare i gesti dinamici, come il sollevamento, la rotazione e l’estensione del braccio
Anatomia della spalla: un equilibrio tra forza e mobilità
La spalla è un’articolazione molto mobile ma instabile, il che la rende suscettibile a traumi e sovraccarichi. È costituita da 4 ossa principali e 5 articolazioni (di cui 3 vere e 2 funzionali), ed è guidata da un delicato equilibrio tra muscoli agonisti, antagonisti e stabilizzatori profondi.
🔍 Curiosità: la spalla consente una libertà di movimento superiore rispetto a qualsiasi altra articolazione del corpo umano.
I muscoli della cuffia dei rotatori
La cuffia dei rotatori è composta da quattro muscoli profondi:
- Sovraspinato (supraspinatus) – responsabile dell’abduzione del braccio
- Sottospinato (infraspinatus) – permette la rotazione esterna
- Piccolo rotondo (teres minor) – collabora con il sottospinato
- Sottoscapolare (subscapularis) – deputato alla rotazione interna
Questi muscoli lavorano in sinergia per evitare che la testa omerale si dislochi, soprattutto durante i movimenti più ampi e rapidi.
Cause delle patologie della cuffia dei rotatori
Le problematiche alla cuffia possono derivare da diversi fattori:
- Traumi diretti (cadute, colpi)
- Sovraccarico funzionale (sforzi ripetuti, movimenti sopra la testa)
- Degenerazione tendinea legata all’età
- Postura scorretta e squilibri muscolari
- Sport overhead (tennis, nuoto, pallavolo)
- Movimenti lavorativi ripetitivi (imbianchini, meccanici, addetti alla logistica)
I principali disturbi della cuffia dei rotatori
Le patologie più frequenti includono:
- Tendinite della cuffia: infiammazione acuta o cronica dei tendini
- Lesione parziale o completa di uno o più tendini
- Sindrome da impingement (conflitto subacromiale)
- Calcificazioni tendinee
- Instabilità gleno-omerale
🩺 In caso di dolore persistente alla spalla, una diagnosi precoce è fondamentale per prevenire complicazioni e intervenire tempestivamente.
Come riconoscere i sintomi
I sintomi variano in base alla gravità della condizione, ma tra i più comuni troviamo:
- Dolore alla spalla, soprattutto notturno o in decubito laterale
- Difficoltà nei movimenti sopra la testa (pettinarsi, vestirsi)
- Debolezza muscolare localizzata
- Rumori articolari (scrosci o crepitii)
- Limitazione della mobilità attiva e passiva
Diagnosi: come viene accertato il problema?
Dopo una valutazione clinica da parte di un fisioterapista o ortopedico, si possono eseguire esami strumentali per approfondire la diagnosi:
- Ecografia muscolo-tendinea
- Risonanza magnetica (RMN)
- Artro-RMN nei casi più complessi
- Test ortopedici specifici (come Jobe, Neer, Hawkins)
Trattamento conservativo: la fisioterapia è la chiave
Nella maggior parte dei casi, un approccio non chirurgico è sufficiente e molto efficace. La fisioterapia mira a:
- Ridurre il dolore e l’infiammazione
- Ripristinare la funzionalità articolare
- Rinforzare i muscoli stabilizzatori
- Correggere eventuali disfunzioni biomeccaniche
Tecniche più utilizzate:
- Terapie fisiche (laser, tecar, onde d’urto, ultrasuoni)
- Mobilizzazioni articolari e stretching
- Esercizi di rinforzo mirato
- Rieducazione propriocettiva
- Riprogrammazione motoria funzionale
E quando serve la chirurgia?
Se la lesione è ampia o totale, e non risponde alle terapie conservative, lo specialista può proporre un intervento chirurgico di ricostruzione o sutura tendinea. In questi casi, la fisioterapia pre e post-operatoria è fondamentale per:
- Prevenire rigidità e aderenze
- Proteggere la spalla nelle prime fasi
- Riacquisire progressivamente forza e mobilità
- Tornare in sicurezza all’attività sportiva o lavorativa
Prevenzione: come proteggere la cuffia dei rotatori
Per prevenire infortuni e recidive, è utile adottare alcune strategie:
- Eseguire esercizi di rinforzo regolari
- Mantenere una postura corretta durante il lavoro e l’attività fisica
- Non trascurare i piccoli dolori: intervenire precocemente fa la differenza
- Usare tecniche corrette nei gesti sportivi e ripetitivi
- Rispettare i tempi di recupero dopo uno sforzo intenso
Conclusione
La cuffia dei rotatori è un complesso muscolo-tendineo essenziale per il movimento della spalla. Quando insorgono dolore o limitazioni funzionali, una valutazione fisioterapica tempestiva può evitare peggioramenti e favorire un pieno recupero. Affidarsi a un professionista esperto e seguire un piano riabilitativo personalizzato è il modo migliore per tornare a muoversi con libertà e sicurezza.




