Diastasi Addominale: Cos’è, Sintomi, Cause e Rimedi Efficaci

da | Lug 28, 2025 | Fisioterapia | 0 commenti

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La diastasi addominale è una condizione molto frequente nelle donne dopo il parto, ma può colpire anche uomini, sportivi e soggetti obesi. Scopriamo insieme cos’è, come riconoscerla e quali sono i rimedi più efficaci per affrontarla.

Cos’è la Diastasi Addominale?

Dal punto di vista medico, la diastasi dei retti addominali è la separazione anomala dei due muscoli retti dell’addome lungo la linea mediana, nota come linea alba. Questo fenomeno si verifica a causa di un rilassamento dei tessuti connettivi che perdono la loro funzione contenitiva, compromettendo il tono e la stabilità della parete addominale.

Oltre all’impatto fisico, la diastasi addominale può avere conseguenze psicologiche importanti, influenzando negativamente l’autostima e la qualità della vita.


Diastasi Addominale e Gravidanza

La gravidanza è la causa principale della diastasi addominale nelle donne. Durante la gestazione, la crescita del feto e l’aumento della pressione intra-addominale, uniti ai cambiamenti ormonali, provocano l’allungamento e l’assottigliamento della linea alba.

Quando la diastasi diventa patologica?

  • Fisiologica: Se la separazione è inferiore a 2,5 cm e si risolve spontaneamente entro 2-3 mesi dal parto.
  • Patologica: Se la distanza supera i 2,5 cm e persiste oltre 6-12 mesi, si parla di diastasi addominale patologica.

Sintomi tipici:

  • Addome gonfio e prominente, soprattutto la sera
  • Visibilità dei movimenti intestinali (peristalsi)
  • Difficoltà digestive e respiratorie
  • Incontinenza e sensazione di pesantezza al pavimento pelvico
  • Dolori lombari e alterazioni posturali
  • Protuberanza centrale in posizione supina (detta “pinna” o “cresta”)

Chi è a rischio di Diastasi Addominale?

Oltre alle donne post-parto, la diastasi può interessare anche altri gruppi:

  • Uomini sedentari o sportivi con tecniche scorrette di allenamento
  • Pazienti obesi
  • Chi ha subito interventi addominali multipli
  • Persone con tosse cronica o vomito frequente
  • Anziani, per il naturale indebolimento muscolare

Fattori di Rischio:

  • Età >35 anni
  • Gravidanze gemellari o multiple
  • Aumento eccessivo di peso in gravidanza
  • Cesareo
  • Assenza di attività fisica e muscolatura poco tonica
  • Postura scorretta prolungata

Attività Fisica e Diastasi: Cosa Fare e Cosa Evitare

Esercizi consigliati (se diastasi lieve o moderata):

  • Attivazione del trasverso addominale
  • Lavoro mirato sul pavimento pelvico
  • Esercizi posturali
  • Tecniche di respirazione diaframmatica

Esercizi da evitare:

  • Crunch
  • Sit-up
  • Esercizi obliqui intensi
  • Rotazioni brusche del busto
  • Stretching dell’addome

⚠️ La ginnastica ipopressiva è sconsigliata durante la gravidanza.


Quando Serve l’Intervento Chirurgico?

Nei casi di diastasi grave (separazione >5,5-6 cm), l’unico trattamento realmente risolutivo è la addominoplastica, un intervento chirurgico che ricompone la parete addominale.

Benefici dell’operazione:

  • Riduzione del mal di schiena
  • Migliore postura e controllo del core
  • Scomparsa dell’incontinenza
  • Regolarità intestinale
  • Benessere estetico e psicologico

Diastasi Addominale nei Bambini

Nei neonati, soprattutto prematuri, la diastasi addominale è fisiologica e tende a risolversi spontaneamente. Si manifesta con una protuberanza visibile quando il bimbo tenta di sollevarsi. Solo in rari casi può evolvere in un’ernia ombelicale o ventrale, che richiede un intervento chirurgico.


Prevenzione della Diastasi: si può fare qualcosa?

Non esistono ancora linee guida ufficiali per prevenire la diastasi, ma alcuni accorgimenti possono ridurre il rischio:

  • Mantenere un peso forma prima e durante la gravidanza
  • Praticare attività fisica regolare e mirata
  • Curare la postura nella vita quotidiana
  • Allenare il pavimento pelvico e il trasverso addominale
  • Evitare sforzi eccessivi, soprattutto nel post-partum

Conclusioni

La diastasi addominale non è solo un problema estetico, ma una vera e propria condizione funzionale che può compromettere il benessere quotidiano. Un corretto approccio preventivo, una diagnosi precoce e una strategia terapeutica personalizzata sono fondamentali per affrontarla in modo efficace.

Hai dubbi su sintomi o trattamenti? Consulta sempre un medico specialista o un fisioterapista esperto in riabilitazione post-partum.

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