Il “male del secolo”: cos’è davvero il mal di schiena?
Il mal di schiena è uno dei disturbi muscolo-scheletrici più comuni nella popolazione mondiale. Secondo le più recenti statistiche, circa l’80% delle persone sperimenta almeno un episodio di mal di schiena nel corso della vita.
In molti casi, si tratta di episodi acuti e autolimitanti, ma talvolta il dolore può cronicizzarsi o ripresentarsi ciclicamente, compromettendo qualità della vita e capacità lavorativa.
Le principali cause del mal di schiena
Il mal di schiena non ha quasi mai una sola causa. Può derivare da:
- Alterazioni posturali
- Problemi articolari o muscolari
- Stili di vita sedentari
- Sovraccarichi funzionali
- Stress e tensioni emotive
Le cause più frequenti includono:
- Ernia del disco e protrusioni discali
- Artrosi vertebrale (spondiloartrosi)
- Spondilolistesi
- Trigger point e disfunzioni mio-fasciali
- Fratture vertebrali (traumi o osteoporosi)
- Disfunzioni del movimento
- Disturbi viscerali riferiti (es. renali, ginecologici, gastrointestinali)
- Condizionamenti emotivi e stress cronico
❗ Importante: spesso i sintomi sono la conseguenza finale di squilibri posturali o biomeccanici che si sviluppano nel tempo. Trattare solo il sintomo senza indagarne la causa reale rischia di non risolvere il problema a lungo termine.
Sintomi e segnali da non ignorare
Anche se spesso il mal di schiena è benigno, esistono alcuni campanelli d’allarme che meritano un approfondimento medico:
- Dolore persistente da oltre 6 settimane
- Dolore notturno che impedisce il sonno
- Peggioramento progressivo e senza miglioramenti
- Comparsa di debolezza agli arti inferiori
- Incontinenza urinaria o fecale
- Presenza di febbre o perdita di peso inspiegabile
- Mal di schiena in età pediatrica
In presenza di uno o più di questi segnali, è consigliata una visita medica tempestiva per escludere patologie organiche più serie.
Il ruolo del fisioterapista nella cura del mal di schiena
Il fisioterapista è un professionista sanitario esperto nel trattamento del dolore e delle disfunzioni motorie. Grazie alla valutazione funzionale e a un approccio personalizzato, può aiutare a:
- Ridurre il dolore
- Migliorare la mobilità
- Rieducare la postura
- Prevenire le recidive
L’intervento fisioterapico può includere:
- Terapia manuale
- Esercizi terapeutici mirati
- Educazione al movimento e all’ergonomia
- Tecniche di rilassamento muscolare e respirazione
Valutazione: perché evitare esami inutili
Le linee guida internazionali sconsigliano, nella maggior parte dei casi, l’uso precoce di esami come radiografie o risonanze magnetiche, salvo presenza di segnali d’allarme o mancato miglioramento.
Spesso gli esami mostrano alterazioni anatomiche non correlate al dolore (es. protrusioni asintomatiche), che possono confondere il paziente e rallentare il percorso di guarigione.
👉 È molto più utile una valutazione funzionale completa, che includa:
- Anamnesi dettagliata
- Analisi del dolore (dove, come, quando)
- Test di mobilità e forza
- Esame posturale globale
- Analisi dei fattori emotivi e comportamentali
Prevenzione: come evitare che il mal di schiena ritorni
Una volta risolto l’episodio acuto, il passo successivo è prevenire le recidive. Le strategie più efficaci includono:
- Attività fisica regolare (camminata, nuoto, ginnastica posturale)
- Stretching quotidiano
- Ergonomia sul lavoro (scrivania, sedia, schermo)
- Evitare posture scorrette prolungate
- Gestione dello stress
Conclusioni
Il mal di schiena non è una condanna: con una corretta valutazione funzionale, un piano di trattamento mirato e il supporto di un fisioterapista qualificato, è possibile recuperare mobilità, eliminare il dolore e migliorare la qualità della vita.




